ultima revisione 12.06.2025 |
Primers
(Inneschi)
Zdh. 88 | ||||
Si tratta del primo tipo di innesco introdotto con la Patrone 88 (1888) e fu ufficialmente utilizzato fino al 1930 (anche se appare su cartucce prodotte fino al 1945) e si trattava di un innesco corrosivo. Interessante notare che la Luftwaffe accettava solamente munizioni con Innesco Mod.88.e solo dal 1943 utilizzò inneschi modello 43 il bossolo era sempre del tipo con bossolo in ottone |
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I suoi componenti erano: Fulminato di mercurio 27% - Solfuro di antimonio - 29% Clorato di potassio - 37% Polvere 7% | ||||
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Esempio di innesco Mod.88 su cartuccia I.S. e relativa scatola | ||||
Zdh. 30 | ||||
Introdotto a partire dal 1930 questo tipo di innesco aveva la tazza in ottone. Esternamente poteva essere placcato in ottone, ottone verniciato ottone cromato o rame ed era indistinguibile dal precedente modello. Non era corrosivo e possedeva un tipo di accensione migliorato e un disco in piombo stagnato |
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I suoi componenti erano: tetracene 3 % - trinitroresorcinolo 40% - nitrato di bario 42 % - ossido di plombo 5 % - silicio di calcio 10 % | ||||
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Esempio di innesco Mod.30 su cartuccia I.S. e relativa scatola | ||||
Per chiarire ulteriormente la differenza tra i due modelli ecco le due versioni affiancate su due cartucce appartenenti allo stesso lotto, il modello 30 è riconoscibile solo dall'innesco ramato. | ||||
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Zdh. 88 | Zdh. 30 | |||
Zdh. 30/40 | ||||
L'innesco 30/40 era un aggiornamento del Zdh. 30 e avrebbe dovuto sostituire lo Zdh. 88. La placcatura in rame fu sostituita da una in zinco, abbassndo così i costi. Utilizzato a partire 27.07.40 aveva la tazza in ferro ed esternamente era realizzato in acciaio zincato (colore argento) o verniciato ed aveva il disco in carta. Nel 1941/42 veniva utilizzato sulle munizioni da esercitazione. Poichè i tedeschi temevano che il primer potesse arrugginire, nel 1943 l'innesco venne protetto interamente ricoperto con vernice ma un paio di mesi dopo si scoprì che la vernice sul primer creava problemi sulle MG. dop, nel 1944 si ritorno alla sola colorazione dell'anello, questo per evitare gli inceppamenti che a causa della vernice che si accumulava, erano troppo frequenti. E' possibile reperirlo munizioni di tipo S.m.K., S.m.K. L`Spur, P.m.K. e B-Patrone |
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Esempio di innesco Mod.30/40 su cartuccia I.S. e relativa scatola | ||||
Zdh. 43 | ||||
L'innesco tipo 43 aveva la tazza in ferro, esternamente era placcato in zinco ,per un accensione più rapida era stato migliorato dal punto di vista chimico ed era esente dalla formazione di ruggine, apparve a partire dal 1943 sia su cartucce in acciaio verniciato che in ottone e sostitui, nell'utilizzo da parte della Luftwaffe, il precedente mod. 88. E' riconoscibile solamente dalla scritta presente sull'etichetta delle scatole. Non è facilmente reperibile dato che la sua introduzione avvenne in concomitanza con la progressiva sostituzione delle mitragliatrici di bordo che passarono dal calibro 7,9 mm inizialmente al 13 mm e successivamente al 20 mm. |
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Esempio di innesco Mod.43 su cartuccia S.m.K., a sinistra la relativa scatola |
Scatola di cartucce P.m.K. con innesco Mod.43
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Scatola di cartucce B. Patronen,coninnesco Mod.43 | ||||
Selbstvernietung des Zündhütchens | ||||
Primer autoaggraffante / "Self-riveting primer" | ||||
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Alla fine del 1944 comparve un nuovo sistema di crimpatura dell'innasco. Questo nuovo sistema venne inventato dalla Finower Industrie G.m.b.H. (P249 poi rinominata cg) |
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Nella pratica la Finower inventò un sistema per ridisegnare il fondo del bossolo in modo da non dover più effettuare le tre crimpature sull' innesco (primer). Sparando la cartuccia, grazie alla pressione generata l'innesco veniva premuto nel bossolo.Il sistema fu adottato da diverse aziende, ma gli esemplari di cartucce di questo tipo, ritrovati fino ad oggi, sono tutti con bossolo in ottone. La produzione di cartucce in ottone, nel periodo '44 / '45 era estremamente ridotta per cui si può ragionevolmente concludere che sia questo il motivo della rariità di questa variante. |
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Inneschi a 6 crimpature | ||||
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Esistono esemplari di 7,9 Patrone che anziché avere le 3 crimpature standard, atte a bloccare l’innesco, ne presentano 6 . Non si tratta di un errore di assemblaggio, come comunemente creduto, ma siamo invece in presenza di munizioni ricaricate. Le munizioni immagazzinate venivano controllate periodicamente in un "Munitionsanstalt" (Deposito di munizioni). Se veniva riscontrato che il lotto non era conforme questo veniva rispedito ad una fabbrica di munizioni per essere ricondizionato. Sono conosciuti due stabilimenti che rielaboravano queste cartucce: la P-aux (Polte Magdeburg) e la P25-hla (Metallwarenfabrik Treuenbritzen GmbH, Stabilimento Sebaldushof). |
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Se l'innesco presentava problemi, veniva sostituito ed è per questo motivo che si riscontrano 6 crimpature. Naturalmente se non sussistevano problemi veniva lasciato l'innesco originale. Il ricaricaggio veniva effettuato principalmente su munizioni con bossolo in ottone poi destinati alla Luftwaffe. | ||||
Questo tipo di munizioni rielaborate sono comunque riconoscibili dalle scritte presenti sull'etichetta. | ||||
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Patrh. S* P versish. significava che tutte le cartucce avevano il codice "P" ma erano di lotti diversi. zerl. significava che erano state smontate. In questo caso quindi l’innesco presenta le 3 crimpature originali |
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In questo secondo esempio viene indicato invece indicato che è stato montato un inuovo innesco della DWM. Questa cartuccia presenta quindi 6 crimpature. |