Scritto da Giovanni Defrancisci.

 

 21.12.2020

Devo, doverosamente iniziare questo articolo citamdo l'amico Lewis Curtis.

Il Major General Lewis E. Curtis III, molto noto nell'ambiente collezionistico oplologico essendo, molto probabilmente il maggior esperto mondiale sul calibro 9x19, per chi non lo conoscesse è stato un alto ufficiale dell'USAF,  laureato in ingegneria, che prima di ritirarsi a meritata pensione dirigeva il Centro logistico aeronautico di San Antonio, Comando materiale dell' Air Force, presso la Kelly Air Force Base, Texas.

E' solo grazie al suoi aiuto che siamo venuti a conoscenza di alcuni esemplari estremamente interessanti di 9 M38 Italiani prodotti sia durante e poco dopo il periodo bellico.

Come accaduto in altre occasione è solo grazie a collezionisti di questo valore, capaci oltretutto di condividere le informazioni senza remore, che siamo in graddo di rimpire i "vuoti" presenti nella storia riguardante la produzione Italiana di munizionamento.

     
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I primi due esemplari mostrati sono relativi a due cartuicce 9 M38 (9x19) Italiane con caricamento da prova forzata, che presentano un fondello colorato interamente di rosso. E interessante fare notare che le due cartucce, entrambe appartenenti alla collezione di Curtis presentano due modelli diversi di palla.

A certificazione sono conosciuti altri esemplari di questo tipo.

 
   
  Passiamo ora ad un altro interessante esemplare. 

In questo specifico caso la cartuccia mostrata è un esemplare Italiano di 9 M38 prodotto dalla L.B.C. Questa cartuccia, in origine, era prodotta con palla ramata ed era priva di qualsiasi marchio, fortunatamente sono state recuperate scatole, sia del '44 che del '45, che ne certificano la provenienza, ignoto il periodo esatto di produzione.

Gia ad un primo sguardo appare evidente la sostituzione della palla originale.

Fa parte sicuramente di una produzione post bellica, effettuata con vari componenti Italiani e Tedeschi. Questa produzione unitamente a cartucce di rimanenza di lotti Tedeschi fu inscatolata dal Pirotecnico dell'Esercito di Capua, nel primissimo dopoguerra. Per distinguerle la punta della palla  venne dipinta di bianco.

   
 

Nelle collezioni Statunitensi esistono diverse cartucce, alcune sicuramente provenienti da quella Grimaldi, che attestano questi riassenblaggi,

 

I primi due esemplari mostrati ci fanno vedere due cartucce, con bossolo in ottone, prodotte dal Regio Pirotecnico di Capua nel 1943.

 

Mentre la prima monta una palla m.E. Tedesca la seconda mostra una palla della stessa nazionalità, ma di tipo SE di colorazione nera.

 

La terza mosta invece un bossolo Fiocchi del 1944 con palla Tedesca di tipo m.E.

 

I pesi riscontrati dimostrano la provenienza certa delle palle.

Le prime due appartengono alla collezione "Dick Manos"


   
  Ed ecco un altro, interessante, esemplare. Questa volta si tratta di un SE Tedesco in condizioni originali anch'esso "revisionato" e contraddistinto dalla solita punta della palla bianca
     
xx Qui a lato, mostriamo la fotocopia di una scatola dell'epoca, appartenente all'ex collezione Grimaldi, che testimonia questa operazione.

 

Purrtroppo, ad oggi, è invece sconosciuta la tipologia il di questi due esemplari con punta della palla colorata in nero

 

Il primo esemplare mostra una 9 M38 Fiocchi del 1948 con palla con mantello "non magnetico" da 115 gr (Fiocchi in ottone nichelato ?)

 

Il secondo una BPD del 1952 con palla con mantello "magnetico" da 116 gr 

 
     

Da non confondere invece con i precedenti, questo esemplare da esercitazione BPD del 1952 che al pari del fratello maggiore in calibro .303 presenta una palla vuota con punta bianca e un innesco inerte del tipo denominato "ringed primer" per la presenza di un anello impresso sullo stesso. La produzione molto probabilmete fu allestita per l'estero.

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