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Scritto da Giovanni Defrancisci.

 
ultima revisione 09.09.2023

 

Primers
(Inneschi)

Mod. 88
Si tratta del primo tipo di innesco introdotto con questa cartuccia nel 1888 e che fu ufficialmente utilizzato fino al 1930 (anche se appare su cartucce prodotte fino al 1945) ed era corrosivo.
La Luftwaffe accettava solamente munizioni con Innesco Mod.88.e solo dal 1943 utilizzò inneschi modello 43
Fulminato di mercurio 27% - Solfuro di antimonio - 29% Clorato di potassio - 37% Polvere 7%
 
   
             
    Esempio di innesco Mod.88 su cartuccia I.S. e relativa scatola
   
   
   
Mod. 30
Introdotto a partire dal 1930 questo tipo di innesco ha la tazza in ottone. Esternamente placcato ottone, ottone verniciato ottone cromato o rame era indistinguibile dal precedente modello . Non corrosivo, possiede un tipo di accensione migliorato e disco in piombo stagnato
tetracene 3 % - trinitroresorcinolo 40% - nitrato di bario 42 % - ossido di plombo 5 % - silicio di calcio 10 %
 
   
             
    Esempio di innesco Mod.30 su cartuccia I.S. e relativa scatola
   
Per chiarire ulteriormente la differenza tra i due modelli ecco le due versioni affiancate su due cartucce appartenenti allo stesso lotto
   
Mod. 88   Mod. 30  
   
   
   
Mod. 30/40

Il primer 30/40 era un aggiornamento del primer 30 e avrebbe dovuto sostituire il primer 88.

La placcatura in rame fu sostituita da una in zinco.

Utilizzato a partire 27.07.40 ha la tazza in ferro ed esternamente è realizzato in acciaio zincato (colore argento) o verniciato, ha il disco in carta.
Si tratta di un evoluzione del precedente modello. A partire dal 1940 e con il tipo 30/40 si introdusse la prassi di verniciare l'innesco per preservarlo dalla corrosione.Nel 1941/42 venne utilizzato sulle munizioni da esercitazione. I tedeschi temevano che il primer potesse arrugginire, così nel 1943 il primer completo venne protetto con vernice. Un paio di mesi dopo si scoprì che la vernice sul primer creava problemi sulle MG.

Nel 1944 si ritorno alla sola colorazione dell'anello per evitare gli inceppamenti che erano troppo frequenti.

E' possibile trovarlo su S.m.K., S.m.K. L`Spur, P.m.K. e B-Patrone

 
   
             
 
    Esempio di innesco Mod.30/40 su cartuccia I.S. e relativa scatola  
             
             
             
Mod. 43
L'innesco tipo 43 ha la tazza in ferro, esternamente è placcato in zinco , migliorato chimicamente per un accensione più rapida ed esente da formazione di ruggine, apparve a partire dal 1943 sia su cartucce in acciaio verniciato che in ottone e sostitui, nell'utilizzo da parte della Luftwaffe, il precedente mod. 88.
E' riconoscibile solamente dalla scritta presente sull'etichetta delle scatole.
Non è facilmente reperibile dato che la sua introduzione avvenne in concomitanza con la progressiva sostituzione delle mitragliatrici di bordo inizialmente con il 13 mm e successivamente con il 20 mm.
     
 

Esempio di innesco Mod.43 su cartuccia S.m.K., a sinistra la relativa scatola

 
   
       Zdh43bpatr.jpg
Scatola di cartucce P.m.K. con innesco Mod.43     Scatola di cartucce B. Patronen, con innesco Mod.43 
             
 
 
Selbstvernietung des Zündhütchens
Primer autoaggraffante / "Self-riveting primer"
 
hlbpricirc xx hlb11 xx

Alla fine del 1944 comparve un nuovo sistema di crimpatura dell'innasco
Questo nuovo sistema venne inventata dalla Finower Industrie G.m.b.H. (P249 poi cg)

La denominazione ufficiale era : Selbstvernietung des Zündhütchens.
Con una lettera del 2-11-1944 questa invenzione poteva essere utilizzata da tutte le fabbriche di munizioni.

Nella pratica la Finower inventò un sistema per ridisegnare il fondo del bossolo in modo da non dover più effettuare le tre crimpature sull' innesco (primer).
Sparando la cartuccia, grazie alla pressione generata l'innesco veniva premuto nel bossolo.Il sistema fu adottato da diverse aziende, ma gli esemplari di cartucce di questo tipo, ritrovati fino ad oggi, sono tutti con bossolo in ottone.

Siccome che la produzione di cartucce in ottone, nel periodo '44 / '45 era estremamente bassa, si può ragionevolmente concludere sia questo il motivo della rariità di questa variante.